jestercrewblaklader-jpg
patrik_johall__inflames_jestercrew_750x1030

TESTIMONIANZE: UN DECENNIO IN TOUR VESTITI BLÅKLÄDER

Dietro le quinte con la JesterCrew

Negli ultimi anni si parla molto di sostenibilità, ma la verità è che non esiste modo più efficace per ridurre il proprio impatto ambientale che consumare di meno. Se riesci a usare un prodotto il doppio del tempo, ne dimezzi automaticamente l’impatto ambientale.
Per questo la qualità conta più che mai: sostenibilità significa anche dura
ta

In Blåkläder crediamo nelle storie che mettono alla prova la resistenza dei nostri capi. Come quella della leggendaria crew degli In Flames, i JesterCrew, che dopo ben 10 anni ci hanno contattato… per chiedere una nuova fornitura!

Nel 2015 Blåkläder ha stretto una collaborazione con la leggendaria road crew degli In Flames, i JesterCrew, fornendo loro abbigliamento da lavoro resistente e adatto a un’attività tanto intensa quanto imprevedibile.
In quell’occasione, abbiamo anche realizzato la docuserie in tre parti “Build it up, tear it down”, che offriva uno sguardo dietro le quinte sul duro lavoro che rende possibile ogni show.

Ora, quasi dieci anni dopo, Paddi della JesterCrew ci ha ricontattati per una nuova fornitura di abbigliamento: la band continua a girare il mondo con i suoi concerti e spettacoli.
Ci è sembrata l’occasione perfetta per ritrovare la crew e riflettere su come il loro lavoro — e i capi Blåkläder — abbiano superato la prova del tempo.

inflames-cr-02-jpg

Nel corso degli anni, la JesterCrew è diventata una squadra affiatata composta da tecnici e professionisti della produzione. Il nucleo fisso è formato da sette persone sempre presenti, ma per eventi più grandi può essere necessario coinvolgere altro personale per luci, audio, trasporti, produzione e gestione del palco. Greg Winn (tecnico delle chitarre e stage manager), Patrick “Paddi” Krause (fonico di palco) e Paulo “Fish” Baptista (responsabile delle chitarre della band) facevano già parte della crew nel 2015, e insieme vantano ben 45 anni di esperienza con gli In Flames. Nonostante il settore musicale sia noto per l’elevato ricambio di personale, molti membri del team collaborano con la band da quasi trent’anni.

«Sei di noi sette siamo ancora qui dopo dieci anni», racconta Paddi.

Le sfide della vita in tour

La vita on the road porta con sé una serie di sfide particolari: dalla fatica fisica ai continui imprevisti da risolvere per far sì che ogni show fili liscio.

«Ogni giorno è diverso», racconta Greg. «Ci sono eventi con carichi e scarichi complicati, altri con regole rigidissime sul volume. E poi c’è il meteo: arene bollenti, festival all’aperto con temperature gelide… è un equilibrio costante».

A tutto questo si aggiungono viaggi continui e orari massacranti. Greg stima che passino tra i 150 e i 200 giorni all’anno in tour. Nell’ultimo decennio, la crew ha portato lo show praticamente ovunque: Europa, Americhe, Asia, Australia e perfino Africa.a.

«Avremo fatto più di 700 concerti», dice Greg, a testimonianza del ritmo instancabile che li accompagna.

Con così tanta esperienza alle spalle, sanno bene quanto sia fondamentale una pianificazione accurata per far funzionare tutto. «Se fila tutto liscio, in 3-4 ore siamo pronti per lo show», spiega Paddi. Ma, ovviamente, non sempre va tutto secondo i piani. Anche con la migliore organizzazione, qualcosa può sempre andare storto.

«Una volta metà dell’attrezzatura non funzionava», ricorda Paddi ridendo. «Eravamo in panico totale, cercavamo di sistemare tutto in ogni modo… e alla fine ce l’abbiamo fatta. Ma sono quelle giornate che ti mettono davvero alla prova».

Patrick 'Paddi' Krause, fonico di palco
Greg Winn, tecnico delle chitarre e stage manager, al lavoro..
Paulo 'Fish' Baptista,responsabile delle chitarre della band.

Fish, che si occupa delle chitarre della band, concorda e definisce il lavoro come un delicato equilibrio tra sfide tecniche e personali.

«Tutto deve funzionare alla perfezione prima di ogni concerto, e se qualcosa va storto, dobbiamo essere pronti a risolverlo in fretta», racconta.

Nonostante la pressione, ama il suo lavoro e ogni volta che si accendono le luci sul palco sente un’ondata di adrenalina. È una passione che traspare chiaramente in tutti e tre. L’orgoglio di far parte di ogni show di successo, vedere le reazioni e i sorrisi del pubblico, scoprire posti nuovi e incontrare persone diverse, insieme all’amore per la musica.

«Non sono un grande chitarrista, ma lavorare con le chitarre mi dà una soddisfazione incredibile. Contribuire a uno spettacolo riuscito è una sensazione che non ha paragoni», aggiunge Greg..

blaklader-43-jpg

Un lavoro duro reso più semplice da un abbigliamento resistente.

Tra tutte le sfide e gli imprevisti che la JesterCrew ha affrontato nel corso degli anni, c’è una cosa che è sempre rimasta la stessa: il loro abbigliamento da lavoro. I membri della JesterCrew passano tutte le loro giornate lavorative indossando capi Blåkläder, e non è un caso.

«I vestiti normali non reggerebbero mai alle esigenze di questo lavoro», racconta Paddi. «Le mie pantaloni Blåkläder li uso da dieci anni, e stanno ancora benissimo.»

Per la squadra, l’abbigliamento da lavoro non è solo una divisa, ma uno strumento fondamentale che li aiuta a portare a termine i compiti più impegnativi.

«La cosa importante dell’abbigliamento da lavoro è che è fatto apposta per lavorare», spiega Greg. «I vestiti normali non sono pensati per resistere alle fatiche del tour e col tempo diventano meno comodi. L’abbigliamento tecnico dà priorità alla funzionalità, e proprio questo ci serve.»

Fish è d’accordo:

«Mi piace perché entra a far parte della routine quotidiana. Sai sempre esattamente cosa c’è nelle tasche, e questo è fondamentale quando il tempo è poco.»

blk-inflames_used_199911418999-transparent_-jpg

Il fatto che molti membri della crew indossino ancora gli stessi capi Blåkläder di dieci anni fa dice molto sulla resistenza di questi indumenti.

«Certo, si sono un po’ sbiaditi», ammette Greg, «ma non ci sono strappi né cuciture rotte. Dopo più di mille giorni di utilizzo, è davvero un risultato notevole.»

In un settore dove tutto cambia continuamente, è rassicurante sapere che alcune cose, come la durata di un capo ben fatto, rimangono immutate. Un brindisi a un altro decennio di duro lavoro, concerti straordinari e abbigliamento Blåkläder pronto a tutto.

«Non potremmo essere più soddisfatti. Non vediamo l’ora di passare altri dieci anni con Blåkläder», conclude Paddi.


“Si sono sicuramente un po’ scoloriti, ma nessun strappo né cuciture rotte. Dopo oltre mille giorni di utilizzo, è davvero un risultato notevole.»”
- Greg Winn,tecnico delle chitarre e stage manager